Tramite il proprio credito welfare, il dipendente può ottenere il rimborso sugli interessi passivi del mutuo.
Nei piani welfare aziendale può essere data la possibilità ai dipendenti di utilizzare il proprio credito per richiedere il rimborso degli interessi passivi sul mutuo per acquisto, costruzione o ristrutturazione della prima o della seconda casa. Se il mutuo è cointestato, la quota di interessi passivi che viene rimborsata è quella relativa al dipendente.
La normativa
Il
rimborso degli interessi passivi del mutuo tramite il welfare aziendale è normato dall’
articolo 51, comma 4, lettera b del TUIR.
Qualora il dipendente fruisca del rimborso di parre degli interessi passivi del mutuo, non potrà godere della detrazione fiscale in sede di dichiarazione dei redditi.
Se, invece, il dipendente non utilizza questa possibilità, potrà in alternativa scegliere di detrarre gli interessi del mutuo attraverso la dichiarazione dei redditi, ottenendo il 19% sugli interessi passivi sostenuti.
Questa è l’opportunità offerta dalla detrazione fiscale con il modello 730.
Ovviamente, se il dipendente paga una quota di interessi passivi che supera la quota detraibile, gli converrà optare per il rimborso tramite il proprio credito welfare.